Atto vandalico ai danni del futuro Poliambulatorio di prossimità a Brancaccio


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L'indecorosa raffigurazione nel marciapiede antistante al futuro poliambulatorio
L'indecorosa raffigurazione nel marciapiede antistante al futuro poliambulatorio

Non è neanche stato definito strutturalmente, come previsto dal progetto inaugurato il 22 settembre 2022, che alcuni vandali hanno pensato bene di manifestare segni della propria inciviltà nei confronti del futuro poliambulatorio di prossimità che sorgerà a Brancaccio, Palermo. 

Purtroppo, la delusione non sta nel constatare l’ennesimo atto di deturpazione nei confronti dei luoghi del Beato Puglisi e quindi del Centro di Accoglienza Padre Nostro, ma piuttosto nel non comprendere l’importanza di un’opera fondamentale per un servizio di prima necessità, opportunità di crescita e rivalsa nei confronti di un quartiere rimasto sempre fanalino di coda della città. 

C'è da dire che il poliambulatorio è stato pensato proprio per gli abitanti di Brancaccio, magari anche per coloro che il 29 marzo 2023 lo hanno violato con tagli nelle tele rappresentative del progetto e facendo affiorare nel piazzale antistante una volgare raffigurazione; proprio per loro che avranno la possibilità di recarsi presso un presidio di prima emergenza sanitaria senza doversi allontanare molto dalle proprie abitazioni.

Certamente, come dichiarato dal presidente Maurizio Artale nel suo comunicato, il Centro di Accoglienza Padre Nostro ripristinerà lo stato di minimo e indispensabile decoro di questo posto, già pensato nel suo progetto visionario dal Beato Giuseppe Puglisi 30 anni fa, quando venne nominato parroco a Brancaccio.

Inoltre, constatare che neanche nel trentennale del suo Martirio ci si ricordi del sacrificio del Beato Puglisi, induce a pensare che gli sforzi di chi lavora quotidianamente nel quartiere, cercando di realizzare ciò che Lui non ha potuto ma avrebbe voluto, non siano ancora abbastanza per far comprendere, ai vandali così come agli indifferenti, l’opportunità di crescita che questo territorio intende loro prospettare.

Speriamo che questo non sia il primo di una lunga serie, come la scia di vandalizzazioni perpetrate a piazzetta Beato Giuseppe Puglisi; d’altronde ciò che si chiede è soltanto una Brancaccio migliore per tutti.

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