Novak Djokovic vince il Roland Garros 2023. I numeri basteranno a spodestare Federer e Nadal dai cuori dei tifosi?


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Novak Djokovic
Novak Djokovic

In questi vent’anni di tennis non è stato il giocatore più apprezzato nel circuito tra i big four, e non intendo dal punto di vista tennistico, perché non c’è proprio nulla da dire al campione più vincente di sempre Novak Djokovic. I numeri raggiunti con i suoi successi dovrebbero essere dalla sua parte, ma… 

Certamente, nell’era di Roger Federer e Rafael Nadal, due signori apprezzati per lo stile dentro e fuori dal campo, Novak Djokovic è stato sempre offuscato da quella luce riflessa sprigionata dagli altri due campioni, che spontaneamente hanno trovato posto nei cuori dei tifosi di tutto il mondo. L’atteggiamento del serbo è stato spesso causa dei suoi mali con comportamenti inopportuni in campo e in dichiarazioni pre e post match; non parliamo poi dei flop dei genitori, soprattutto delle uscite infelici da parte del padre.

Questa sua continua ricerca di raggiungerli in qualcosa che a Roger e a Rafa venisse piuttosto spontaneo, è effettivamente l’unica vittoria che manca a Nole per tirare definitivamente le somme del suo palmares. In questi giorni del Roland Garros 2023, in cui Nadal è stato assente per lunghi problemi fisici e Federer è uscito di scena già da un pezzo, sembra che ancora ci provi a conquistare quel piccolo spazio rimasto temporaneamente vuoto, anche esternando dichiarazioni lodevoli nei confronti dei due eterni rivali, cosa raramente manifestata precedentemente o con evidente sincerità. Questa è la mia opinione e dispiace sottolinearlo, perché quando vedi Nole in contesti fuori dal mondo tennistico, che possa essere ospite in una trasmissione televisiva o protagonista di uno dei suoi siparietti, è davvero un gran simpatico. Se solo avesse avuto un po' di modestia e regalato qualche silenzio in più, penso avrebbe riscosso più consensi rispetto a quelli già tributati tennisticamente parlando.

Alla fine, comunque, la ricerca di questo status mai effettivamente raggiunto, è stata la formula efficace del suo successo: la rabbia per la contrapposizione del pubblico durante alcuni match importanti e la combattività insita in se stesso gli hanno permesso di risolvere partite che sembravano perse e, di conseguenza, essere il tennista più vincente di sempre; i numeri non possono sbagliare in questo. Poi, possiamo anche dire che per decretare il GOAT non bastino, perché entrano in gioco fattori determinanti come l’evoluzione degli attrezzi, delle palline, delle superfici, il divario generazionale tra i giocatori e persino i momenti storici in cui accadono determinati episodi, ma di certo i suoi risultati difficilmente troveranno un nuovo uomo da record.

Il pubblico è stato un po' indolente nei suoi confronti, "semplici" nel giudicarlo a confronto con gli altri due grandi campioni. Purtroppo, i paragoni lasciano il tempo che trovano, perché ognuno è fatto come è fatto. A certi livelli è difficile rimanere sempre composti, impeccabili, e prima o poi la propria natura viene fuori. 

I tifosi di questo sport, quindi, devono celebrare ancora una volta Nole, vincitore di 23 tornei del Grande Slam (almeno fino ad adesso), per le prodezze che ci ha regalato in campo, per averci dimostrato di essere ancora il numero uno al mondo, il “vecchietto” che annienta i più giovani, ringraziarlo per il suo indiscutibile contributo al tennis contemporaneo. 

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